Teobaldo da Castrum Fidei
Ser
Teobaldo da Castrum Fidei, cavaliere dell'Ordine, viene ricordato per essere stato uno dei più ferventi paladini al servizio del Principe
Edoardo II dei Castamanti.
Trovò la morte prima della
battaglia dei Campi Plachi.
Si narra però che il suo spirito inquieto tornò nella famosa
Notte della Rimembranza dell'anno 1261.
 |
Ritratto di Ser Teobaldo |
Valleterna
Uomo del mare
Paladino
Cavaliere di ferro
Dicono di lui
"Siate vigili dunque fratelli, tempi duri ci attendono. Ma è proprio nelle difficoltà che la fede e la luce degli
Dei divideranno il bene dal male, il giusto dall'empio, i beati dai demoni!
A Deo Victoria!"
[1]
"Ser Teobaldo non meritava di morire. Men che meno per la vigliaccheria del
Patto del Sole che lo ha ammazzato in spregio a qualsiasi regola data a questa guerra. La paura che faceva in quelle menti primitive era più forte del loro onore. Non dimenticherò quel paladino e la fede che ardeva nei suoi occhi. Per lui ho pregato, cosa che faccio molto poco. Dato che ciò che è raro ha un valore intrinseco maggiore posso sperare che la mia preghiera gli sia preziosa per raggiungere la luce di
Sidèreo.
Addio Teobaldo tu ora andrai lontano mentre io quaggiù continuerò la mia vita. Ma giuro che in tua memoria e in nome di
Laetitia, che a noi è così cara, sacrificherò la prima coppa di vino che ogni giorno verserò. Addio Teobaldo".
[2]
"Addio cavaliere, addio guerriero.
Tra tutti i Valniani sei stato il più coraggioso, il primo a gettarsi contro le atrocità dell’Eresia; per me è stato un onore combattere al tuo fianco contro il
Grande Albero di
Neenuvar, l'
Azonte ad
Altabrina e, nella tua ultima ora, contro gli eretici del Patto del Sole. Speriamo solo che il tuo desiderio di giustizia sia soddisfatto.
Saresti stato un ottimo Brumiano, e non esiste complimento più grande".
[3]
- ^ così incitava i suoi compagni Ser Teobaldo
- ^ Bacco il Fortunato, Gran contabile di Venalia
- ^ Clodio Grandescudo